Ed eccoci qua per scrivere di un altra bellissima esperienza.
Quest’estate ho fatto ritorno in terra nipponica, anche se questa volta per poco , (questa è stata la permanenza più corta fino adesso) causa l’inizio del nuovo e corrente lavoro.
Per motivi di tempo e comodità ho scelto di stare a Tokyo e di non muovermi da li. Però una mattina presto di ritorno da una serata/nottata fuori con un amico mentre aspettavo il treno della linea chuo che mi avrebbe riportato a casa, lo sguardo mi cade sul treno che sta passando dal lato opposto , l’espresso con destinazione il monte Takao.
La prima cosa che mi viene in mente è,”Ma come mai non ci sono ancora stato dopo tutto questo tempo?, cioè, sono andato fino ad Hiroshima e nello Shikoku, scalato il monte Fuji ma sul monte Takao mai?…strano veramente”.
Infatti era sempre stato un desiderio incompiuto, una cosa nella to do list; in verità diversi anni fa avevo in programma di andarci con un conoscente autoctono giapponese, ma essendo inverno la sera prima mi ero preso una bella influenza, costringendomi a stare a letto e fare il minimo indispensabile durante quel week end( buona occasione per riposarmi e ricaricare le batterie). Quindi niente, mi ero deciso, la tappa al monte Takao questa volta si faceva.
Ho scelto di andarci la Domenica successiva, partendo dalla stazione di Shinjuku con il treno espresso ci si mette un’ora circa e ragazzi ne é valsa veramente la pena.
Una volta arrivato alla stazione sei accolto da una grande mappa con i vari percorsi che puoi scegliere. Credo che alcuni varino anche di difficoltà. Io non mi ricordo adesso quale abbia scelto di preciso ma non era proprio facilissimo.
Fortunatamente nonostante il caldo che faceva a Tokyo, sul monte Takao si stava bene, c’era fresco.
Mi ero scordato di mangiare e infatti a metà strada, al cospetto di una vera e propria “scalinata della morte”(molto bella per carità, ma deve essere affrontata per lo meno a stomaco pieno) inizio a non sentirmi molto bene, sensazione a me conosciuta(già sperimentata dopo allenamenti intensivi di pugilato) consistente in:sudorazione accentuata , capogiro, debolezza generale e formicolio per tutto il corpo.
Arrivato in cima infatti, decido di sedermi per riprendere un po’ il fiato, attiro però l’attenzione di due ragazzi che si fermano per chiedere se andasse tutto bene, la mia risposta è “beh, non tanto in effetti”. Vedo le loro facce allarmarsi e poco dopo chiedermi se avessi bisogno di qualcosa. Io rispondo” si, grazie mi fareste un grande favore, qualcosa di dolce”. Dopo un attimo si dileguano facendo tre a tre i gradini della “scalinata della morte”; me li vedo riapparire 5/7 minuti dopo con due bevande energetiche e una sorta di gelato alla vaniglia sotto forma anche quello di bevanda proteica(molto buono). li ringrazio molto e insisto nel dargli indietro i soldi.. ma non c’è nulla da fare , loro invece insistono per offrirmelo. Accetto.
Arrivato in cima.. mi fermo un attimo per godermi la vista, che è proprio molto bella.
La strada in discesa la faccio con altri due ragazzi che incontro sulla cima anche loro molto simpatici e disponibili, che appena scoprono che sono italiano iniziano a farmi domande incuriositi.
Ad un certo punto scegliamo di prendere la funivia e da li poi sedendoci in posti diversi ci separiamo.
Per concludere una giornata così, dulcis in fundo, decido di andare a magiare al ristorante Mar di Yotsuya ( quartiere molto chic di Tokyo), il ristorante per il quale ho lavorato per 5 mesi, anche li l’accoglienza è ottima.
Per concludere, è assolutamente un esperienza da fare, però se decideste di andare ricordatevi di mangiare o portarvi dietro dei viveri XD.
che bella esperienza.
detto con una punta, solo una punta dai, di invidia… 😉
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Ahahah grazie Giusy…si lo è stata proprio…sei mai stata in Giappone?
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no mai! Purtroppo….
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Bellissimo ed interessante, grazie!
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