Nell’estate del 2014 mi reaci sul monte Fuji. Fu’ un esperienza unica.
Mi ricordo che faceva molto caldo,il caldo delle estati giapponesi.
Doveva essere Luglio o Agosto, anche perché le strada per salire la aprono solo durante l’ estate , se non ricordo male e’ stato lo stesso anno in cui il monte Fuji divento’ patrimonio dell’UNESCO.
Una cosa divertente che ricordo e’ che ero l’unico italiano in mezzo ad un gruppo di americani e si, mi sono un po’ sentito alle volte un pesce fuor d’acqua.
Partimmo dalla stazione di Tochomae di Tokyo con il pullman, il viaggio duro’ circa tre ore durante le quali vidi dei panorami mozza fiato.
Il pullman arrivo’ fino alla quinta stazione del monte Fuji poi da li iniziammo ad incamminarci a piedi.
Da qui in poi, il panorama divento’ veramente spettacolare.Spazi aperti con colline e laghi mi si stagliarono davanti agli occhi,le nuvole assunsero le forme più’ svariate e interessanti.
Ci fermammo poi a meta’ strada in una baita dove potemmo mangiare e riposarci un po’ per poi aspettare che facesse buio e riniziare a scalare.
Devo ammettere che scalare di notte ha il suo fascino, infatti ci sono certi panorami che di notte assumono proprio un altro aspetto. Paesaggi innevati,un cielo stellatissimo e il dover fare attenzione a dove mettere i piedi, insomma mi sembro’ di essere dentro un film (tipo Everest, va beh, forse adesso esagero un po’) .
Una volta saliti sulla cima, fummo accolti letteralmente da una tempesta, cosa che purtroppo non ci fece godere l’alba come volevamo.
Quando arrivi in cima(spoiler alert!!!), veni accolto da delle anime buone che ti danno della cioccolata bollente, che pero’ in quel momento fa piacere perché’ in cima fa parecchio freddo e poi ci si può’ accomodare in una locanda dove ti servono del Ramen, anche quello molto gradito.
Dopo la fine della tempesta , iniziammo la nostra discesa, anche quella un bel po’ lunga in effetti. Una volta ritornati alla quinta stazione e aspettato che tutti finissero la discesa risalimmo sul pullman di ritorno a Tokyo.
Ma prima, facemmo una sosta ad un Onsen (Terme tipiche giapponesi) li vicino, proprio quello che ci voleva, un tocca sana.
Quando arrivammo a Tokyo era già’ sera.
Questa fu un’altra esperienza indimenticabile; la consiglio a tutti.